Cosa significa il termine Netiquette?
Copio dalla pagina Wikipedia dedicata: la Netiquette, neologismo sincratico che unisce il vocabolo inglese network (rete) e quello di lingua francese étiquette (buona educazione), è un insieme di regole che disciplinano il comportamento di un utente di Internet nel rapportarsi agli altri utenti attraverso risorse quali newsgroup, mailing list, forum, blog, reti sociali o email in genere.
Semplificando, è poco più della comune buona educazione.
Tuttavia, può capitare che qualcuno, pur essendo una persona di tutto rispetto e molto educata, ignori l’esistenza di alcune piccole “regole” che rendono molto più gradevole la permanenza sui social network.
Vediamo insieme alcuni comportamenti che non tengono conto del galateo dell’internauta:
- Tormentare gli amici di Facebook con inviti ad eventi ed inviti ad utilizzare giochi, tranne quando sapete per certo che quell’amico è interessato.
- Infestare la timeline di Twitter o di Facebook con infinite conversazioni private a due (esistono i DM, gli SMS, i messaggi di Whats’app e pure il telefono)
- Taggare un’infinità di amici (che spesso nemmeno si conoscono tra loro) in una foto che al massimo saranno due o tre a commentare. Gli altri diciotto si troveranno continuamente a fare i conti con fastidiose notifiche che disattiveranno.
- Insistere nel volere ricevere una risposta ad un commento. Se un amico non commenta, potrebbe non averne il tempo o, perchè no, la voglia. Ri-commentare chiedendo “oh, ci sei?” ed insistere via messaggio privato, è come attaccarsi al telefono ed insistere a chiamare pur non ricevendo risposta.
- Scrivere tutto maiuscolo: equivale ad urlare.
- Postare o twittare un contenuto e mettervi il proprio “mi piace” o la propria “stellina”; è come uscire in piazza e gridare “quanto sò figo”.
- Comporre messaggi colmi di #hashtag: sono illeggibili.
- Inviare Poke. Il poke è una vecchia funzione di Facebook che speriamo sia destinata ad essere eliminata. Non ha un senso.
- Pubblicare di continuo. Va bene la voglia di condividere, ma senza eccedere. Non interessa a nessuno la nostra vita minuto per minuto. Nessuno vuole sapere cosa mangiamo ad ogni pasto, a che ora laviamo i piatti, quante volte il bambino ha fatto il ruttino e se stiamo stendendo i panni.
- Condividere tutte le bufale e crederci pure! Su Facebook girano un sacco di fesserie e a volte mi pare di stare nel mondo dei creduloni. Se ti interessa una notizia, verificala e, se è attendibile, allora condividi e commenta.
- Usare immagini profilo ambigue e nomi finti.
- Inviare richieste di amicizia a persone sconosciute senza prima presentarsi.
- Condividere contenuti e aggiornamenti senza citare la fonte della notizia.
- Aggiungere persone ad un gruppo senza prima chiedere se sono interessate a parteciparvi. Si troveranno catapultati in un gruppo di sconosciuti e sommersi di notifiche.
- Taggare gli amici in foto che possano metterli in imbarazzo creando ripercussioni sulla loro vita sociale.
- Mettere “mi piace” a caso e dovunque. Siamo sinceri, non ci può piacere tutto!
- Offendere pubblicamente e creare sgradevoli discussioni: per i dibattiti personali esistono luoghi più riservati e opportuni.
- Non usare i social network come fossero un muro del pianto. Gli amici caritatevoli sono pochi e alla lunga si stufano anche loro.
- Evitare i messaggi criptici. Una tantum ci sta e lo abbiamo fatto tutti, ma la soddisfazione qual è?
- Elemosinare la condivisione di un post. Pubblica e lascia che ognuno decida autonomamente se desidera condividere.
- Evitiamo i messaggi privati multipli se non strettamente necessari. Invadono di notifiche tutti i partecipanti, anche quelli poco interessati o che non hanno tempo di parteciparvi.
- Brutti anche i profili di coppia Mariorossi Annabianchi.
- Lasciamo che il privato rimanga tale. Per gli amoreggiamenti fatevi una telefonata.
- Scrivere omettendo punteggiatura e regole ortografiche (a patto che a scrivere non sia uno straniero o una persona con problematiche particolari). Evitare anche le abbreviazioni e le k al posto del ch sarebbe carino.
- Evitare di decontestualizzare. Se un post parla della vendemmia non usarlo per chiedere al suo autore come sta la nonna.
Ricorda che ciò che scrivi sul web rimane e non stai vivendo una vita parallela; è sempre la tua vita momentaneamente spostata su uno spazio che si chiama internet.